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Tac e mammografia

Sanita': da Pnrr risorse per tac e mammografi piu' precisi Boggetti(Dispositivi medici), serve formazione e infrastrutture (ANSA) - ROMA, 17 FEB - A causa di anni di tagli e disinvestimenti in sanita', negli ospedali italiani sono 18.000 le apparecchiature di diagnostica obsolete, come risonanze magnetiche, Tac e angiografi. Il 71% dei mammografi ha superato i 10 anni di eta', il 69% delle Pet ha piu' di 5 anni. Rinnovare questo parco macchine e' uno degli obiettivi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. A fare il punto sulla sfida che interessa un settore in fermento e' Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici, intervistato per lo speciale ANSA Incontra. Sostituire apparecchiature vetuste con altre nuove e piu' sensibili, spiega Boggetti, "e' importante perche' una protesi di nuova generazione permette al paziente di tornare ad una vita normale piu' facilmente, lo stesso vale per un pacemaker di ultima generazione o di una pompa di infusione per diabete. Una mammografia a tomosintesi riesce meglio a individuare una lesione cancerosa in fase iniziale, permettendo un intervento non invasivo rispetto a quello che si affrontano quando si interviene in fase avanzata". Altro capitolo del Pnrr e' la medicina territoriale o di prossimita', perche', in una societa' che invecchia velocemente, la maggior parte dei pazienti cronici non va curata in ospedale, ma a casa. Anche qui, i dispositivi medici potranno fare la differenza. "Oggi sono disponibili tecnologie in grado di monitorare le condizioni del paziente, verificare se assuma la dose corretta di medicinali. Non funzionano pero' senza una infrastruttura per lo scambio di dati". Per questo, precisa Boggetti, "chiediamo un grande piano infrastrutturale di connessione in grado di raggiungere anche le zone piu' remote del Paese". Ma, insieme ai soldi per acquistare la tecnologia, bisogna anche "mettere risorse per formare il personale che dovra' assistere le persone a domicilio e aiutarle a utilizzare le nuove tecnologie". Per far si' che con il Pnrr questo diventi "una grande opportunita' per la sanita' e per la vita delle persone", conclude, "non dobbiamo spendere, ma investire in modo strategico le risorse da mettere a sistema". (ANSA).

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